CURIOSITA’ CULINARIE A NOI!

by Clacson.Pie
CURIOSITA’ CULINARIE A NOI!

LA MERINGA

Meiringen  XVIII secolo… un pasticcere di nome Gasparini (di probabili origini italiane) montò a neve l’albume con lo zucchero a velo sembra per amore della principessa Maria Leszczyńska promessa sposa di Luigi XV. Questo dolce leggero e friabile poi si diffuse rapidamente in tutta Europa, in Germania e in Inghilterra (soprannominato dalla regina Elisabetta I con il nome di “kiss”). Nel 1985 sempre a Meiringen, venne realizzata la più grande meringa del mondo, lunga due metri e mezzo, larga un metro e mezzo e alta 70 centimetri … circa 2000 uova, 120 chili di zucchero a velo entrando di fatto nel Guinnes dei primati

LA FROLLA

Quella della “pasta frolla” è una ricetta molto antica. Pare infatti che una pasta molto simile fosse già conosciuta a Venezia intorno all’anno mille, quando si cominciò a utilizzare la canna da zucchero importata dall’Egitto e dalla Siria. Probabilmente la prima ricetta codificata risale al XIV sec. inserita da Taillevent nel suo manoscritto “Le Viandier”. Ma è solo verso la fine del Seicento che inizia a ricevere l’attenzione che merita, in seguito alla diffusione del testo “Opera di Bartolomeo Scappi, mastro dell’arte del cucinare, divisa in sei libri”. In questo trattato, considerato il più maturo sulle esperienze culinarie della civiltà rinascimentale italiana, Bartolomeo Scappi affronta il tema “pasta frolla” nel capitolo quinto, dedicato esclusivamente a pasticci, crostate, torte e dolci vari.

LA CHEESECAKE

La prima torta al formaggio (a base di formaggio di pecora e miele)di cui abbiamo notizia fu servita agli atleti durante i Giochi Olimpici in Grecia nell’ottavo secolo avanti Cristo. Secondo quanto ci tramanda Callimaco, vi era un tale, Egimio, che si era dilettato con la stesura di un testo interamente dedicato all’arte di fare torte al formaggio, antenate della torta cheesecake. Quando i Romani conquistarono la Grecia, apportarono alcune modifiche alla ricetta originale, includendo le uova e altri tipi di formaggio. I Romani esportarono dalla Grecia la ricetta del dolce, che si propagò in tutta Europa e solo qualche secolo dopo comparve in America. Proprio qui nel 1982, un produttore lattiero-caseario statunitense, James L.Kraft provò a riprodurre il celebre formaggio francese Neufchatel. L’esperimento fallì, ma nel tentativo fu scoperta una ricetta alternativa, quella della crema al formaggio, che prese il nome di Philadelphia, base della moderna cheesecake. Da qui deriva la comune attribuzione di questo dolce al mondo americano che ne ha fatto, negli anni, uno dei piatti tipici della sua tradizione.

LA LASAGNA


L’italiano lasagna sembra riallacciarsi al greco “lasanon”, in latino “lasanum”, con cui si indicava il treppiede da portare sul fuoco o anche il recipiente che serviva per la cottura dei cibi. Era poi indicata come “laganon” e “laganum” una sfoglia sottile ricavata da un impasto a base di farina di grano, che veniva cotto al forno o direttamente sul fuoco.
Nel ricettario di Apicio queste sfoglie di pasta venivano usate per ricoprire tortini, ma anche per preparare un piatto cotto al forno detto “lagana”.
Nel ‘200 le lasagne sono già così conosciute e diffuse che compaiono nelle opere di diversi autori come il poeta Jacopone da Todi, Cecco Angiolieri, fra’ Salimbene da Parma .
Non è improbabile che, data la semplicità di forma e di composizione di questa pasta, si trattasse effettivamente di un impasto di farina e acqua, tirato a sfoglia e tagliato in larghi pezzi.
La “lasagna” diventa famosa durante il Rinascimento italiano durante il quale verranno aggiunte le uova che sostituiranno, in tutto o in parte, l’acqua nell’impasto, conferendo maggiore tenacia alla pasta (l’attuale ricetta delle lasagne alla bolognese, potrebbe risalire al tardo Seicento).
Poi con il trascorrere del tempo le lasagne sono diventate il cibo d’eccellenza da offrire all’ambito casalingo in occasione della festa.

LA PIZZA

In antichità  la pizza era un piatto molto povero fatto con strutto, formaggio e basilico (a volte con scarti di pesce) diffuso in tutte le regioni. La pizza così come la conosciamo arrivò nel 1889 quando il cuoco napoletano Raffaele Esposito creò la pizza Margherita (tricolore) in onore della Regina Margherita di Savoia: pomodoro, mozzarella e basilico per onorare la Regina e l’Italia! Fino al 1830 circa la pizza era venduta esclusivamente da ambulanti e da venditori di strada fuori dai forni, poi arrivarono le pizzerie!

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